Saper ascoltare… Un’arte che va riscoperta e coltivata

Sicuramente voi genitori sapete che ascoltare i vostri figli è, possiamo dire, … obbligatorio!!!
L’ARTE DI ASCOLTARE…
Sapete anche, credo, cheÂ
ascoltare è “un’arte” che non tutti abbiamo appreso o esercitiamo. Spesso possiamo dire di averÂ
sentito cosa ci ha raccontato la tal persona, ma l’abbiamo davveroÂ
ascoltata? Basti pensare alle nostre conversazioni tra adulti, molte delle quali risolte con serrati scambi di informazioni, spesso superficiali, sentite con distrazione e subito dimenticate…
RIPENSIAMO A NOI STESSI BAMBINI…
Forse è il caso diÂ
chiederci se, da bambini, ci siamo sentiti ascoltati o se, invece, nel nostro ricordo e nel ritrovare i vissuti di allora, la nostra percezione fosse di non sentirci davvero ascoltati… In questo caso, forse, ci ricorderemo la frustrazione provata nel cercare l’attenzione di qualcuno (magari dei nostri stessi genitori o di uno dei due) e di non ottenerla o di non ottenerne abbastanza… E non è nemmeno detto che fosse davvero così, perché potremmo aver ricevuto tantissima attenzione che però, nel nostro vissuto e nella nostra aspettativa di allora, ci sembrava insufficiente…
Se ci mettiamo, quindi,Â
nei panni di un bambino (sia piccolo che piĂą grandicello) e lasciamo risuonare in noi quel desiderio di sentirci al centro del mondo per i nostri cari, possiamoÂ
comprendere meglio il suo bisogno di tempo dedicato solo a lui
, di risposte alle sue domande
, di totale interesse per ciò che ha da raccontare
, di esclusività …
DARE ASCOLTO, TEMPO E ATTENZIONE AI FIGLI…
E se a questo bambinoÂ
doniamo con costanzaÂ
tutto ciò, in modoÂ
spontaneo e conÂ
vera partecipazione, lui lo avvertirĂ profondamente e sentirĂ appagato il suo desiderio di appartenenza e di riconoscimento. AvrĂ voglia di parlare, di raccontare cosa gli accade: aspetto prezioso per poter conoscere meglio i suoi pensieri ed il suo carattere.
Naturalmente, non si intende mettersi a sua totale disposizione sempre, in ogni momento, perché anche un bambino può capire che ci sono situazioni in cui i genitori non possono dedicargli tutta la loro attenzione (se stanno parlando con qualcuno – di persona o al telefono -, se stanno lavorando, guidando, ecc.). Questo gli va spiegato bene, in modo che, quando accade, lui sappia regolarsi, senza rimanerci male…
Ma state tranquilli che, paradossalmente, piĂą si sentirĂ importante, meno avrĂ bisogno di porsi in modo egocentrico (caratteristica naturale nei bambini piccoli)Â e potrĂ essereÂ
un bambino che, a sua volta, sa ascoltare e prestare attenzione a ciò che i genitori e le altre persone per lui importanti gli diranno. Potrà anche mostrarsi più collaborativo nelle mille azioni e richieste che gli verranno fatte ogni giorno… E sappiamo bene quanto possa essere esasperante un bambino che non vuole mai fare ciò che gli si chiede o che pretende che tutto venga fatto solamente a modo suo…
Perciò, cari genitori:Â
sintonizzarvi con questo
 bisogno naturale dei vostri figli
 ed allenarvi nell’arte dell’ascolto, del vero ascolto, èÂ
una competenza tra le piĂą importanti che potrete cercare diÂ
coltivare ed affinare sempre meglio! Â Â Â Â
(
link all’articolo)