“Se il chicco di grano non muore, rimane solo” (Gv 12,24)


E’ la storia del chicco di grano


che deve morire nel grembo della terra


se vuole portare frutto.


E’ la tua storia Gesù, della tua vita


regalata interamente all’umanità,


messa nelle mani degli uomini,


del tuo amore che non mette confini


perché accoglie anche la sofferenza,


l’ingiustizia e addirittura la morte.


Ed è quanto accade ad ogni nostra esistenza:


solo se accetta di donarsi,


di spezzarsi, di offrirsi, di marcire,


conosce una pienezza


e una fecondità impreviste ed inaudite.


Non è difficile da capire questa verità:


duro viverla, fino in fondo.


In un’epoca in cui la parola d’ordine


è l’autoaffermazione,


in cui si colloca sempre al primo posto


la riuscita, il vantaggio personale,


i propri diritti inalienabili,


non è facile essere disposti a sacrificarsi,


a rinunciare alle proprie legittime aspirazioni,


ai propri progetti ben costruiti


per mettere a servizio degli altri


non solo il proprio tempo, le proprie doti,


ma addirittura se stessi.


Eppure questa è la strada


che tu hai tracciato e percorso,


strada di morte e di risurrezione.


(Roberto Laurita)



Auguri a Tutti,


Don Valentino, Docenti e Personale delle Scuole Graziani