S. Giovanni Bosco “Siate amorevoli: ecco il suo precetto…”

 

RMG – Festa di Don Bosco 2020 a Valdocco

Ha saputo coniugare fede, gioco, studio e preghiera. Don Giovanni Bosco, pochi lo conoscono nella sua ricchezza interiore. Non è un santo Facile da capire, perchè 200 anni fa, ha messo insieme in modo armonico, straordinario e per molti preti impossibile , fede, preghiera, allegria, studio lavoro ed educazione.

Con le seguenti parole riassume il proprio sistema educativo affermando di lasciare ai giovai la libertà di fare le cose che preferiscono, poichè, ognuno fa con piacere quella che sa fare. “Io mi regolo con questo principio, che i miei allievi lavorino con amore e non per l’attività”.

Egli ha individuato e seguito il metodo educativo detto preventivo che consiste nel far conoscere i regolamenti di un istituto e poi sorvegliare in modo che gli alunni abbiano sempre puntato l’occhio vigile del direttore e degli assistenti, come padri amorosi che sono da guida ad ogni azione, diano consigli utili, mettendo gli allievi nella possibilità di non commettere errori.

La voce amica a cui fa riferimento è quella dei genitori, dei docenti, degli educatori che devono essere una presenza viva, attiva e costruttiva. La figura dell’educatore deve essere quella di una guida che mette gli alunni alla prova, in modo che non si possano scusare dicendo di non sapere ciò che fosse stato loro comandato o proibito: una presenza paterna e fraterna.

L’educazione, secondo don Bosco è la grande arte di formare gli uomini affinchè diventino cittadini utili e buoni cristiani di cui la società di oggi e di sempre ha tanto, tanto bisogno.

Cari genitori, docenti, noi educatori cerchiamo di imitarlo, buon cammino!

don Valentino