QUARESIMA: acqua e cenere

Carissimi,

i segni che accompagnano il tempo di Quaresima sono cenere in testa e acqua sui piedi.

Una strada apparentemente breve, che segna la misura in altezza di una persona, ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri.

A percorrerla non bastano i quaranta giorni che vanno dal mercoledì delle ceneri al giovedì santo; occorre tutta una vita.

Conversione e servizio. Sono le due grandi prediche che la Chiesa affida alla cenere e all’acqua, più che alle parole.

Quello “shampoo alla cenere”, accompagnato dalle parole “Convertiti e credi al Vangelo”, è un richiamo a cambiare stile di vita, a convertirci. E dura per sempre.

Così pure rimane indelebile per sempre quel tintinnare dell’acqua nel catino. È la predica, del giovedì santo, più antica che ognuno di noi ricordi. Ti ricordano alcuni movimenti: l’offertorio di un piede, il levarsi di una brocca, il frullare di un asciugatoio, il sigillo di un bacio. Una predica strana.

Questo il viaggio quaresimale che stiamo iniziando. Convertire (cambiare) il nostro modo di pensare e agire e mettersi al servizio degli altri (lavare i piedi).

Questo a partire dalle persone più vicine. Alcuni esempi:


  • ascoltarci in profondità moglie, marito, figli;

  • confrontare lo stile di vita con la Parola di Dio;

  • rispetto reciproco nelle parole e azioni;

  • non dimenticare che l’educazione, la formazione dei figli è compito primario della famiglia;

  • stare del tempo insieme per dialogare, dirci che ci vogliamo bene, perdonarci, aiutarci, sostenerci.


 

Cenere e acqua. Ingredienti primordiali del bucato di un tempo. Ma, soprattutto, simboli di una conversione completa che vuole afferrarci finalmente dalla testa ai piedi.

 

Un grande augurio di buon cammino quaresimale

 

                                                                       Don Valentino


 



*Cappella degli Scrovegni, Giotto, Lavanda dei piedi.