Invito alla riflessione in merito alla guerra in Ucraina

Carissimi,
dire che siamo rimasti tutti sgomenti per la scelta russa di invadere l’Ucraina, scegliendo la via
delle armi invece della composizione del conflitto con la via del confronto e del dialogo, è un
sentimento che ci accomuna tutti.
Noi in Italia non abbiamo, grazie a Dio e agli uomini, esperienza della guerra dal 1945.
Ma sappiamo anche che, purtroppo, guerre ce ne sono state molte in questi ultimi decenni nel
mondo.
Pensiamo, a pochi chilometri da noi, al conflitto jugoslavo di metà anni Novanta del Novecento.
E pensavamo che non potesse e non dovesse succedere più.
Crediamo che ribadire e gridare a gran voce che la guerra, come recita l’articolo 11 della nostra
Costituzione, non può e non deve essere mai una via preferenziale per la composizione dei
contrasti è una cosa importante.
Dopo due anni di pandemia pensavamo, visti gli ultimi dati, che fosse arrivato il tempo della ripresa
della socialità. Invece ci ritroviamo quasi immersi in un altro momento difficile, doloroso, tragico.
Perché, come più volte è emerso nelle diverse indagini, ogni guerra coinvolge, per il 90%, la
popolazione civile, quindi tutti noi, a partire dai bambini.
La speranza è, per tutti noi, che anche attraverso questi momenti tragici emerga un sentimento di
fraternità tra tutti, al di là delle inevitabili differenze, e che tutti ci impegniamo, nelle nostre relazioni,
a cogliere ciò che unisce e non ciò che può dividere.

In poche parole, maturare la convinzione che il “no alla guerra” parte anzitutto da noi, dai nostri
comportamenti, per poi diventare uno stile di vita dei rapporti tra popoli e nazioni. Le parole e le
invocazioni di Papa Francesco e del nostro presidente Sergio Mattarella possono essere d’ausilio
in questa meditazione.
Aiutiamoci, dunque, a far tacere tutte le armi, a partire dalle nostre parole, creando un clima di
solidarietà e di reciproca comprensione.

Desideriamo segnalarvi la possibilità di sostenere, con un gesto di vicinanza e di solidarietà,
l’iniziativa, di cui si allega il comunicato stampa, della Diocesi di Padova, che ospiterà presso il
Seminario minore degli orfani dell’Ucraina.

 

Un caro saluto a tutti